Addio ai ghiacciai

Noto come Arctic death spiral, la spirale della morte artica, va letto come un orologio che si muove dal 1979 al 2017, in cui ogni cerchio rappresenta il volume dei ghiacci al Polo Nord di mese in mese. Per la cronaca, settembre è il punto di minimo per l’estensione dei ghiacci artici, al termine dell’estate, e infatti il cerchio relativo è quello più interno, il nero. Poi, con l’abbassarsi delle temperature autunnali, il ghiaccio tende a riformarsi e ad aumentare di estensione, in un normale ciclo stagionale. Se le cose non fossero mutate, dal 1979 a oggi, notereste una serie di cerchi concentrici per i differenti mesi. Quello che invece vediamo, di anno in anno, è una dinamica per cui ogni cerchio si arrotola in una spirale a rappresentare il volume dei ghiacci in continuo e rapido assottigliamento. A raccontarci tutto questo è Peter Wadhams, autore di “Addio ai ghiacci”, libro finalista del premio Galileo di divulgazione scientifica. L’articolo completo lo trovate sul giornale on line Linkiesta a firma di Luciano Canova.