Scopriamo il triangolo equilatero e la sua struttura portante

Eseguiamo una serie di esercizi sulla struttura portante del triangolo equilatero: tav. 7, 8 e 9. Prima, vediamo con un breve video, come si costruisce geometricamente il triangolo equilatero. Il lato di base A-B potrà essere lungo da 15 a 20 cm, in base al tipo di compasso di cui disponiamo (il compasso permette aperture più ampie, il balaustrone meno ampie:

Successivamente, tracceremo la struttura portante del triangolo equilatero utilizzando le squadre accoppiate. Come sappiamo dalla geometria, la somma degli angoli interni di un qualsiasi triangolo è pari a 180°. Essendo il nostro, un triangolo equilatero, cioè i cui lati hanno tutti la medesima dimensione (lunghezza), gli angoli interni avranno tutti lo stesso valore. Per cui: 180/3=60°. Come vedere dall’immagine qui sotto, le 3 linee portanti che andremo a tracciare, cioè quelle che costituiscono la struttura portante più semplice del nostro triangolo equilatero, dividono in due parti uguali ciascun angolo interno: si tratta, quindi, di bisettrici. Essendo, come abbiamo detto, gli angoli interni di 60°, ogni linea (o bisettrice) creerà due angoli adiacenti di 30°. Con quale strumento tracceremo queste bisettrici? Semplice: con la squadra dei 30°. Utilizzeremo perciò la squadra dei 45° come squadra d’appoggio (la appoggeremo al bordo inferiore del nostro foglio da disegno) e faremo combaciare a quest’ultima la squadra dei 30°. Chiaramente, dovremo muovere le squadre in modo da tracciare ogni bisettrice nel modo corretto. Puoi ripassare l’utilizzo delle squadre guardando questo video.